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10/10/2008
Un semestre positivo per le Bcc del Fvg
Del Negro: solidità patrimoniale ed erogazione sostenibile del credito. In crescita la raccolta (a 4,861 miliardi) e gli impieghi (4,169). Tutela totale dei correntisti e degli obbligazionisti dei 16 istituti.

Solidità patrimoniale e presenza capillare su tutto il territorio. Il bilancio semestrale delle 16 Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia evidenzia anche per il 2008 un trend positivo e conferma il ruolo chiave nello sviluppo economico e sociale del territorio regionale. La massa operativa si attesta sugli 11,4 miliardi, mentre si registra una crescita dell’8,75% per la raccolta diretta che ha raggiunto quota 4 miliardi 861 milioni contro i 4,47 della prima metà del 2007. La raccolta obbligazionaria ha toccato una quota di mercato regionale del 26,9% . Un risultato che, tradotto in cifre, vuol dire 1,8 miliardi e che dimostra, ancora una volta, la percezione dell’affidabilità del credito cooperativo. Gli impieghi delle Bcc hanno registrato una crescita del 10,74% rispetto allo stesso periodo del 2007, raggiungendo quota 4 miliardi 169 milioni. Sono rispettivamente del 23,7% e del 20,6% le quote di mercato delle Bcc nei finanziamenti a favore di imprese artigiane e microimprese.

Di fronte alla crisi dei mercati finanziari di queste settimane, le Bcc, coerenti con la propria missione, sono consapevoli delle fondamenta reali e solide della loro operatività. «Abbiamo da sempre sostenuto e praticato la finanza per lo sviluppo e non la finanza per la finanza - commenta Italo Del Negro, presidente della Federazione regionale delle Bcc -. Non sarebbe corretto dire che non siamo preoccupati per la situazione generale che si è profilata in questi giorni, ma sappiamo che le nostre imprese hanno un retroterra sano. L’impegno alla salvaguardia dei risparmi delle famiglie e al finanziamento dell’economia reale sono le nostre priorità strategiche».

All’indomani della prima misurazione, richiesta dall’accordo di Basilea 2, le Bcc regionali presentano numeri che confermano la loro solidità. Il patrimonio, pari a 735 milioni, si rivela, infatti, più che adeguato. A livello aggregato, il livello di patrimonializzazione delle Bcc regionali supera del 43% il requisito minimo previsto dall’Autorità di Vigilanza, con un Tier 1 pari al 15,69%.

«Alla solidità patrimoniale che le ha sempre contraddistinte – continua Del Negro – le Bcc affiancano uno stile di erogazione del credito che mira a sensibilizzare il richiedente sulla sua reale capacità di far fronte ai propri impegni di pagamento e a promuovere un indebitamento sostenibile».

Alle garanzie insite nella solidità dei propri fondamentali, il sistema del Credito Cooperativo ne affianca di ulteriori. Oltre alle tutele previste dal Fondo di garanzia dei depositanti (obbligatorio per legge), che garantisce i depositi fino a 103 mila euro, è stata affiancata una garanzia specifica per i portatori di obbligazioni della banca. Il Credito cooperativo è infatti l’unico sistema ad aver attivato, dal 2004, un Fondo di garanzia degli obbligazionisti (al quale aderiscono volontariamente tutte le 16 Bcc regionali) che attualmente tutela ogni singolo obbligazionista delle Bcc fino a 103 mila euro. Inoltre, il 25 luglio scorso è stato costituito il Fondo di garanzia istituzionale che, nella logica della volontarietà e dello spirito di auto-normazione, vuole tutelare al 100% la clientela dai rischi di insolvenza e di liquidità delle Bcc. Il neo costituito Fondo garantirà, senza costi aggiuntivi, attraverso meccanismi di garanzia “incrociata”, una “tutela globale” rispetto ai crediti che i clienti vantano nei confronti delle Bcc che aderiranno.