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22/05/2007
Patto Bcc-Confidi-Cciaa: mutui più facili alle imprese
Con il Fondo di sviluppo sarà stanziato complessivamente un milione di euro per interventi di capitalizzazione, investimenti in sviluppo aziendale e ristrutturazioni del debito

Patto a tre per il sostegno delle pmi della provincia di Udine. Camera di commercio di Udine, Confidi (Artigianato, Commercio e Industria) e Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia (istituti bancari che vantano la maggior operatività con i Confidi) hanno sancito una collaborazione che consentirà alle aziende friulane di poter accendere mutui chirografari a condizioni molto favorevoli per interventi di capitalizzazione, investimenti in sviluppo aziendale e ristrutturazione del debito.

L’operazione è stata promossa dall’ente camerale friulano che messo a disposizione dei Confidi provinciali il Fondo sviluppo impresa con una disponibilità finanziaria pari a 1 milione di euro, somma in grado di generare una potenzialità di credito pari a 11 milioni di euro. Ogni Confidi, dunque, riceverà 333 mila euro ai quali aggiungerà, costituendo un fondo apposito, una quota analoga.

Le imprese potranno accendere mutui per una durata che va da 36 a 60 mesi con la possibilità di un preammortamento di durata non superiore a sei mesi. L’importo, per operazione, va da un minimo di 20 mila a un massimo di 100 mila euro, che può essere aumentato a 200 mila nel caso sia utilizzato per la capitalizzazione. Il limite massimo concedibile, per ogni impresa è di 100 mila euro (sempre 200 mila in caso di capitalizzazione). I Confidi garantiscono un tasso pari all’Euribor 3 mesi, 360 giorni. Condizioni, dunque, decisamente favorevoli che, nelle intenzioni dei sottoscrittori dell’accordo dovrebbero incentivare le imprese a investire e a capitalizzare l’azienda.

«L’iniziativa è mirata alle piccole medie imprese - ha sottolineato il presidente della Cciaa di Udine, Adalberto Valduga - e risulta particolarmente interessante in quanto il tasso agevolato (Euribor a 6 mesi senza lo spread) è molto più vantaggioso delle normali condizioni di mercato».

Soddisfazione per la collaborazione è stata espressa dal direttore del Confidi Artigianato Sandro Rozzino e dai presidenti del Confidi Commercio, Giovanni Da Pozzo e del Confidi Industria Michele Bortolussi che hanno colto l’occasione per rimarcare come la provincia di Udine si dimostri ancora una volta la più virtuosa.

Commercio, artigianato e industria, infatti, hanno già avviato processi di fusione con le analoghe realtà del pordenonese. L’ipotizzata aggregazione tra i due Confidi Industria di Udine e Pordenone e i due Confidi commercio di Udine e Pordenone darebbe vita a un unico organismo regionale fra i patrimonializzati d’Italia con oltre 60 milioni di euro.